Da tempo sono avvezzo a leggere e sentire di tutto dagli esponenti della sedicente classe dirigente al vertice del mio partito in Abruzzo. Per fortuna, però, mi riesce ancora di indignarmi quando viene superata oltre una certa misura la linea della decenza.
Ne ho avuto conferma oggi quando a pagina 13 del Centro (ed. del 10 ottobre 2008) ho letto:
«Nuova sede, solo sprechi».
Pezzopane: no al palazzo della Regione a Pescara
Alla vigilia della cerimonia di inaugurazione (della nuova sede del Consiglio regionale a Pescara) lo scontro si infiamma per la dura presa di posizione del presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane presidente del Pd, che ha declinato polemicamente l’invito a partecipare all’evento formulato dal presidente del Consiglio regionale, Marino Roselli suo collega nel Pd.
«L’ho fatto», spiega la Pezzopane, «perché ritengo inopportuna la scelta di creare inutili doppioni, per ragioni economiche, sociali e politiche. E’ singolare che solo in Abruzzo, proprio nell’era dei collegamenti telematici, si senta la necessità di moltiplicare sedi ed uffici, in spregio alle spese che questo comporta, e all’offesa che si arreca al capoluogo istituzionale e alla sua popolazione della Provincia dell’Aquila, già umiliata da un depauperamento senza precedenti nella storia di questa città».
Questa lettura mi ha lasciato prima attonito e poi mi ha suscitato un'indignazione emula dei buoni vecchi principi di Giovenale.
Non è più ammissibile tollerare tanta faziosità da parte di chi ha responsabilità istituzionali.
In Abruzzo abbiamo sempre più bisogno di unità tra i territori, soprattutto in un momento di crisi come questa. E cosa succede invece? Una presidente di Provincia risuscita una polemica campanilistica degna degli anni più bui del Novecento.
Una presidente di Provincia che per di più è anche presidente dell'Assemblea Regionale del Partito Democratico.
Evidentemente, però, la consapevolezza dei doveri imposti dal ruolo sono meno forti degli appetiti elettoralistici che la demagogia e il campanilismo possono soddisfare con poca spesa, anche se con molti danni.
Io voglio sperare che la posizione della Pezzopane sia frutto di un fraintendimento. Se è così che la presidente intervenga e corregga l'errore. Ma se così non è, allora dobbiamo prendere atto che la Pezzopane non è adeguata a svolgere la funzione di presidente dei democratici d'Abruzzo.
Per questo chiedo alla Pezzopane di assumersi le sue responsabilità: o corregge il tiro, o si dimette.
Io nel frattempo non prenderò più parte all'Assemblea Regionale del Partito fino a quando la presidente non avrà voluto chiarire la sua posizione.
Ne va della dignità del partito, ne va della nostra credibilità di "classe dirigente" in grado di proporre idee per lo sviluppo di tutto l'Abruzzo, ne va di una concezione della politica come rappresentanza di interessi generali e non di particolarismi di orticello e e di bottega.
“Meccanicismo”, il testamento intellettuale di Giorgio Israel
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«Il titolo è già chiaro nell’indicare il principale proposito del libro, ma
non rende chiara la ricchezza dell’indagine che Israel offre al lettore.
Par...
6 anni fa
3 commenti:
semplicemente GIUSTO!!!!!!!
Bravo Professòòò, faccia vedere a tutti chi è il vero Marco Presutti!! =D ..arrivederciiii
Fede e iSa
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