Luciano Canfora ci offre una riflessione esemplare sul modo di
selezionare gli aspiranti docenti, mostrando il degrado cui si è giunti
seguendo l'anglosassonismo d'accatto dei quiz.
La sola forma che
assicuri il vaglio dei migliori è il concorso tradizionale la cui ultima
tornata si è svolta 13 anni fa. Da allora si sono avute le follie delle
SSIS e ora dei TFA, i titoli che si acquistano (perché si pagano a caro
prezzo), i
titoli '
seduti' secondo la geniale definizione canforiana, perché per conseguirli basta ascoltare chi parla.
Torniamo
al merito, alla selezione attraverso prove scritte (componimenti,
traduzioni): per quanto laboriosa possa essere, per quanto lunga è la
sola modalità che offra qualche margine di garanzia, ferme restando
l'onestà e la competenza dei commissari che ovviamente sono prerequisiti
di ogni procedura selettiva.
''Non si possono
degradare così la scuola e l'università''. I quiz delle selezioni per
accedere al Tirocinio formativo attivo per il professor Luciano Canfora,
docente di Filologia Classica all'università 'Aldo Moro' di Bari sono
''antieducativi''. ''Ho detto dal primo momento che non si possono
degradare la scuola, e un domani l'università, con questi quiz -
sottolinea Canfora all'Adnkronos - La cosa è quasi banale: la stramberia
consiste nel non sottoporre a prove autenticamente culturali e
scientifiche: come una composizione di italiano, una traduzione dal
greco o dal latino. In tutto il mondo civile si fa così. Per vedere la
maturità di una persona è necessario che componga un testo di senso
compiuto, non che faccia queste prove irrilevanti dove un cretino che ha
una buona memoria supera i quiz e una persona di cultura che non
ricorda un dettaglio viene esclusa. E' antieducativo''. ''Il tipo di
prova che ho evocato è stato per secoli in vigore'', dice Canfora, ''poi
sono arrivate queste americanate di terzordine o di accatto, frutto di
qualche fremito esterofilo di persone che non sanno quel che fanno. Chi
le ha scelte sicuramente non è un genio''. ''Il vero problema sono i
tagli agghiaccianti alla scuola fatti dal governo precedente -
sottolinea Canfora - ora con questi corsi strapieni di pedagogia si
cerca di contenere la massa degli aspiranti docenti. Una prova ben
pensata di vero vaglio culturale rende inutili questi quiz''. ''Se in
Parlamento ci fossero persone competenti in questo ramo queste brutture
non accadrebbero. Da quando si decise di abrogare la forma normale, il
concorso, si è fatto di tutto pur di non fare esami sensati, tali da
determinare una scelta vera'', aggiunge il prof. Quanto alle diverse
modalità di accesso all'insegnamento, dalla Siss in poi, Canfora
aggiunge: ''Tutto questo insieme di corsi a pagamento, i cosiddetti
titoli 'seduti' che si conseguono cioè per il solo fatto di stare seduti
ad ascoltare una persona, partono dal presupposto che l'università è
inutile. E' una follia malsana: comprarsi il corso per poi avere un
pezzo di carta. Questi corsi partono dal presupposto che l'università è
inutile e gli studenti-laureati non affrontano mai una vera prova''.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Scuola-27-decani-della-cultura-umanistica-in-rivolta-Abolire-quiz-Tfa_313603684301.html
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