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Questo è uno dei giorni in cui chi voglia fare politica ha il dovere di metterci la faccia.
In questo giorno un governo che si è fatto l'onere di
guidare il Paese nel momento più critico sta per essere travolto dal
personalismo aggressivo di un leader, Matteo Renzi, che ha deciso di
prendere il potere senza rischiare il confronto con gli elettori.
Il
governo cadrà non perché abbia fallito,
non perché manchi di un programma, ma perché Renzi e i suoi non possono
attendere il consenso degli elettori e, senza aver ricevuto alcun
mandato, assaporano il potere.
Un potere che sarà aggressivo ed
arruffone, un potere che resterà in sella sino a che i gruppi di
pressione e di denaro che oggi lo sostengono, non lo butteranno giù di
sella.
Allora il PD resterà senza alcuna credibilità, una forza inerte che
sarà travolta dalle magie del Cavaliere o dai maramaldismi sfascisti di
Grillo.
Contro tutto questo io levo un monito a quanti hanno
responsabilità nel PD: fermate questa sventura, impedite la caduta del
governo, si realizzi l' "Impegno Italia", si facciano le riforme
presentate dal segretario e poi si voti.
Possiamo ancora evitare la
catastrofe ventura del PD e l'ennesimo danno per l'Italia.
Qualcuno mi farà osservare che nel 2012 io preferii Renzi a Bersani: è vero, lo confermo, e in questo blog c'è ancora il post che pubblicai in quella occasione. Votai Renzi perché sapevo che Bersani non avrebbe avuto la forza di vincere le elezioni generali, Come poi avvenne.
Ma oggi l'azione di Renzi rischia di distruggere l'avvenire dei Democratici e di allontanare la ripresa del Paese, rischia di accreditare un'idea della democrazia come il primato del demagogo sul politico. A tutto questo non si può che resistere.
Ancora una volta sono Enrico Letta, ma questa credo che sia la votla più importante.
Oggi si lotta per la nostra idea della politica.
Le regole sono che per fare un governo c'è
bisogno di una maggioranza parlamentare. Io offro e propongo queste idee
e il metodo con cui ho lavorato in questi mesi, che è un profilo a
basso tasso di protagonismo ma con un alto tasso di concretezza
e di voglia di fare le cose. Offro ai parlamentari e in primis al mio
partito questo metodo.
Enrico Letta, 12 febbraio 2014.